I pilastri della Terra


Con molta diffidenza, ad un anno dall'acquisto e stanca di avere questo mattone di mille pagine sul tavolino dei libri "In Attesa Di Esser Letti", ho cominciato il mallopposo best-seller di Ken Follett, il libro che tutti sembrano aver letto e io pensavo fosse ambientato nella preistoria. Tanto per manifestare la mia profonda conoscenza dell'autore, ammetto anche di aver controllato sulla copertina che il cognome andasse scritto con due T.
Ricrediamoci: centro della vicenda è la costruzione di una meravigliosa cattedrale gotica nell'immaginario paesello di Kingsbridge, una isola di bellezza e cultura in un medioevo dominato dalla violenza del forte e dalla totale assenza del concetto di diritto. Ci sono i buoni, i cattivi, quelli che si situano nel mezzo, ma per tutti vale un'unica legge: se subisci un sopruso, o ti vendica direttamente Dio o nessuno ti difenderà; la legge cambia al mutare del regnante in carica e la convenienza annulla la giustizia.
In questa lotta per la sopravvivenza si stagliano le figure dei due costruttori, Tom e Jack, rispettivamente patrigno e figliastro, Philip, l'illuminato Priore, Ellen, la madre di Jack, e Aliena, la bella protagonista dai seni leggendari e soprattutto notevoli doti di adattabilità. Ah, dimenticavo i cattivi: come in tutti i romanzi storici che si rispettino, c'è il cattivo bruto e becero, bovinamente ottuso, William, e quello astuto e pericoloso, Waleran.
Insomma, la trama è solida, la storia d'amore pure (molto romantica, devo dire), c'è persino un po' di femminismo ante litteram e una bella visione architettonico-filosofica della Chiesa -intesa nel doppio senso di Clero militante e struttura in pietra. Il bel protagonista, infatti, nel suo peregrinare per la Cristianità, elabora l'idea rivoluzionaria di una Cattedrale aperta sull'Infinito, aerea, leggera e allegra, piena di sole e di colore: pur agnostico, è capace di individuare la più vera essenza della Fede nella Luce.
Le maggiori pecche sono le scene di violenza piuttosto crude, certo realiste ma forse eccessivamente compiaciute, che si potevano alleggerire di qualche dettaglio, e una prosa un po' trasandata e ripetitiva. Nonostante queste, si legge d'un fiato.

Commenti

  1. Romanzo molto impegnativo, ma BISOGNA LEGGERLO
    per non perdermi nella trama labirintica mi aiutavo con un foglietto: l'elenco dei personaggi (aiuta, eccome se aiuta...)
    N.B. la cittadina immaginaria di Kingsbridge allude a Salisbury e alla sua bellissima cattedrale gotica

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