Piovuto dal cielo



Danny è un sognatore fidanzato con un arrivista, Trudy: è sempre un pessimo abbinamento. Quando lui scopre le infedeltà di lei e le sue piccole e grandi bugie, l’abbandona durante un barbecue a bordo di una sdraio su cui ha legato dei palloni gonfi di elio e atterra nel giardino di Glenda, un vigile urbano timida e ingessata.
Poiché quest’ultima ha il volto Preraffaelita di Miranda Otto, trovo alquanto strano che la gente della sua città sia abituata a considerarla una zitella senza possibilità romantiche, ma tant’è. Forse è vero che l’Australia è l’ultima terra delle meraviglie. Danny, sotto mentite spoglie, inizia una nuova vita nella cittadina di Clarence, dove ispira campagne elettorali e corsi di disegno, mentre Trudy tenta la scalata al successo come quasi-vedova inconsolabile ad alto potenziale mediatico, accompagnata da un orribile, mascellone, viscido cronista.
D’accordo, mi sono consegnata alla commedia sentimentale di poco peso, ma che male c’è? È divertente! E il cinema australiano mostra di avere buone carte da giocare anche su questo territorio, benché questo particolare esemplare non brilli per ritmo o per sorprese finali. Ah, un’ultima curiosità: il film è ispirato ad una storia vera, è esistito davvero qualcuno matto abbastanza per involarsi a bordo di una spiaggina aerostatica.

Commenti

  1. Pure io sono arrivato a guardarlo. Rhys Ifans è eccezionale, specie in Notting Hill, ma per il resto è da saldi di negozio di dvd.

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