pane e tulipani

Rosalba (Maglietta) viene dimenticata in autogrill durante una gita fuori porta da una famiglia non esattamente sollecita. Un po' per noia, un po' per ripicca, accetta un passaggio sino a Venezia e dopo un iniziale tentennamento si reinventa una vita: trova lavoro da un fioraio (Andreasi) e asilo da un cameriere islandese dall'italiano forbito e dal pensiero delicato (Ganz). Inizia così un percorso tra personaggi fiabeschi e riscoperte della poesia del quotidiano, che si incontra nel pane della colazione come nei tulipani che porta a casa dal negozio. Presto, però, il marito fedifrago e lavoratore più che integrato la rivuole a casa e invia a rintracciarla un giovane sottoposto (Battiston), che verrà inesorabilmente coinvolto dall'oasi di felicità irradiata dallanuova amica di Rosalba, Grazia (Massironi). Colta dal senso di colpa, Rosalba torna infine a casa solo per scoprire che nessuno, a parte il figlio minore, ha patito la sua mancanza... e reagisce di conseguenza.
Poetico e romantico, è forse il film più noto di Soldini, giustamente pluripremiato. Rinverdisce i fasti della grande commedia italiana, con sensibilità e leggerezza, sfruttando la recitazione di ottimi caratteristi, a partire dalla protagonista dalle curve piene e dal cuore generoso. Particolare anche l'uso del colore, basato sull'uso di tinte primarie forti e contrastate. Un'esplosione di solarità.

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