Piovono polpette


Si segnala per essere uno dei più noiosi film d’animazione mai prodotti, sterile monumento alla computer grafica. La trama è banale, con un’idealizzazione ridicola di una figura materna dai tratti ingentiliti e un padre burbero e ispido che sembra scolpito con un’ascia. L’abuso di topoi grafici, che sconfina nel vignettismo - siamo incredibilmente sorpresi, alla fine di questo strazio di scoprire delle orbite al di sotto delle cespugliose sopracciglia del barbaro progenitore – dovrebbe essere considerato un crimine contro il buon gusto e vietato per legge.
Il protagonista, scialbo e insipiente monomaniaco con delirio scientista, nel tentativo di trasfigurare la materia comincia a far piovere enormi vettovaglie che mettono in pericolo il mondo: ecco dove franano i sogni di gloria di Alberto Magno, Paracelso e gli altri alchimisti medioevali. Le sue scarpe di vernice spray, “indossate” da venti anni, coprono probabilmente forme di vita semiintelligenti sviluppatesi nel sudore e nella sporcizia accumulatesi in tali sfortunate distali estremità pedidie. La coprotagonista amica-aiutante-fidanzatina è talmente fastidiosa da meritare il loro padrone.
Ridateci il Re Leone e Lady Oscar!!!!

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