il giunco mormorante

Sottilissimo libretto di un'autrice russa sconosciuta ai più, Nina Berberova, è un'agile dissertazione su quella parte della vita di tutti che è libertà e mistero, che vive totalmente al di fuori delle convenzioni e si coltiva a volte soli, a volte in compagnia, senza mai essere ceduta ad un controllo esterno. Si tratta di quella porzione di tempo che non appartiene a nessuno, in cui davvero ci si guarda in uno specchio senza veli e ci si conosce fino in fondo. Per difenderne la libertà siamo a volte costretti a pagare il prezzo altissimo di separarci da ciò che abbiamo di caro, ma che non ha la forza di vivere con coerenza questa no man's land.
Grazie Flora, che me lo hai fatto conoscere; in un giorno in cui, febbricitante, mi riparo dal freddo con un piumino, un nuovo libro e una tazza di tè, le poche pagine di questo breve romanzo scintillano di una sottile, amara malinconia.

Commenti

  1. ta dah! prontamente approfitto della liberalizzazione dei COMMENTI, per cimentarmi in quella che è sicuramente una delle passioni nazionale...il commentare tutto e tutti...Ebbene sì: qualche aspetto di italianità coinvolge anche me.
    Queste poche pagine le ho rilette spesso, in occasioni le più diverse, e penso che per me quella no man's land sia anche la sede, se così vogliamo dire brutalmente, dove ci si rifugia per ricaricare le batterie, e che ci impedisce di tradire la nostra vera natura e di diventare troppo diversi da noi stessi, insomma. Forse è anche una base di etica non religiosa, ma mi rendo conto che con quest'ultima affermazione faccio un po' un salto logico...e il tempo stringe in questa giornata piovosa e mi sono già dilungata troppo!

    Grazie Cecilia, complimenti per il blog!

    Flo

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