demian

Romanzo un po' sottovalutato, decisamente meno noto del successivo Siddharta, ma forse anche più bello. Emil conosce un compagno più grande, Demian, e ne rimane affascinato. Tutta la sua vita gli appare in bilico fra la luce e il buio, entità fin'ora per lui rigidamente divise , ma Max Demian, che assurge presto a figura guida con la sua maturità e capacità di ottenere ciò che vuole, gli mostra un mondo meno manicheo, ricco di persone che con coraggio affrontano la scoperta della propria anima. In questo percorso Emil compie anche la sua educazione sentimentale, grazie ai sentimenti dell'amore puro per Beatrice e ai turbamenti provati per la madre di Max, Eva -la donna, par excellence.
Tutti gli avvenimenti dei dieci anni circa coperti dal romanzo, privati e pubblici -la prima guerra mondiale si profila all'orizzonte- portano Emil ad incarnare l'oggetto di un sogno (o intuizione?) avuto durante l'adolescenza: uno splendido uccello che con sforzo rompe l'uovo che lo racchiude.

Demian è stata per me una delle figure più affascinanti della letteratura, un ideale filosofico e maschile, che immaginavo con la sua mantella militare camminare per le fredde strade tedesche. Qualche anno fa l'ho ritratto così... Vi piace?

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