Dopo tanta attesa posso finalmente pubblicare la versione a colori della nostra femme fatale preferita, Rosalie Cullen. Tecnica mista guache e china. Mi è stato detto che gli occhi sono troppo ambrati... Rose ha appena mangiato!
Un breve divertissement con più risvolti commerciali che letterari, questa novella nata da una costola di Twilight è, purtuttavia, godibile e fresca. Bree è una dei vampiri creati da Victoria nel tentativo di eliminare Bella; è piuttosto mite, intelligente. Tiene un basso profilo, tutto ciò che vuole è rimanere in vita, ma noi sappiamo già che questo finale le è precluso. Il coro di personaggi secondari è da sempre il punto di forza di Stephenie Meyer, che -nonostante una protagonista inetta e lamentosa come Bella- ci ha fatto appassionare con le vicende dei Cullen; anche in questo caso l'interesse è osservare fatti noti da un punto di vista differente. Per questo speriamo ancora che Midnight Sun venga ripreso, per questo la parte centrale di Breaking Dawn è la migliore delle tre. Bella chiusa, che ci rivela qualche scambio di pensiero ben diretto tra Bree e "il rosso", ovvero Edward: come al solito, sempre a questi tocca farsi carico di spiacevoli verità e gratitudini
Di D.Villeneuve, con R.Gosling, H.Ford, R.Wright, J.Leto. 2017 Trent'anni dopo i fatti narrati in Blade Runner , un nuovo "eliminatore" si occupa ancora di "ritirare" dei replicanti antichi, imperfetti, disobbedienti. Mentre elimina uno dei più vecchi, scopre che trent'anni prima un bambino era stato dato alla luce da una di questi replicanti venuti male, e la notizia di questa riproduzione miracolosa sconvolge la gerarchia umana a capo dell'inchiesta : bisogna eliminare il prodotto di questo concepimento. Inizia cosi' la lunga caccia di Joe (il nostro replicante si è dato un nome, tutto da solo!) al bambino impossibile (o bambina?), e ai suoi genitori. Parallelamente, la stessa ricerca è condotta da M. Wallace, il nuovo fabbricante di replicanti perfezionati, che sogna di riuscire a produrre una replicante fertile per coltivare meglio il suo delirio di onnipotenza, e da un gruppo replicante radicale che sopravvive ai margini della società. C'
Il freudiano regno di Id (terzo, nascosto fratello di ego e super-ego) viene descritto dal geniale Johnny Hart come un depresso feudo medievale pieno di elementi disincantati dal sarcasmo corrosivo. A capo della banda c'è il Re di Id, vero protagonista della strip, che Holly Golightly definirebbe un "super-verme": trattasi di una nano mediocre e feroce, avido e sfacciato, pieno di sé e "dalla statura morale inversamente proporzionale a quella fisica" (J. Hart dixit). Mentre il Re si affaccenda a vessare i suoi contadini e vassalli, il Mago fa da placido osservatore: non che sia cattivo, ma certo non si scomoda in difesa dei suoi simili. Perlopiù occupato a pasticciare con le sue pozioni, cerca di accontentare il re nei suoi capricci e l’elefantesca e bruttissima moglie Blanche, suo vero tormento. Tutto intorno si affolla un microcosmo di cavalieri (Rodney, il cuordiconiglio per eccellenza), straccioni rancorosi (come il Prigione, in carcere da sempre), azz
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