Il danno
Facciamoci del male. Anna è fidanzata con Martin, ma inizia un’intensa e passionale relazione col di lui genitore, Stephen, noto medico avviato a una brillante carriera politica. Reduce dal suicidio del fratello, innamorato di lei, Anna sa di aver subito un danno ed è conscia –a suo dire- della possibilità di sopravvivervi: non si perita dunque di esporre altri allo stesso fato, convinta che anche loro sapranno metabolizzarlo. Dopo mesi di tradimenti e inganni, di scappatelle nel cuore della notte e inseguimenti attraverso le capitali europee, di sesso fatto sui pavimenti e negli androni più disparati, Anna e il suocero vengono scoperti proprio da Martin, che, sconvolto, cade per più rampe di scale e muore. Alla completa distruzione psicologica e sociale della vita della famiglia d'origine di lui, non consegue altrettanta devastazione in quella di Anna, che prosegue –problematica come sempre- per la sua strada. Tratto da un famoso romanzo, che il film non mi invita certo a leggere,...