Good Omens (miniserie)

Da un'idea di Terry Pratchett e Neil Gaiman (loro è l'omonimo libro), con D.Tennant e M.Sheen, 2019


Il demone Crowley e l'angelo Aziraphale sono sulla terra da quando è stato creato il Paradiso: il primo era il serpente tentatore, il secondo l'angelo guardiano. Entrambi, lasciati sulla Terra da allora, hanno sviluppato un "viscerale" attaccamento al pianeta e ai suoi abitanti, e sono diventati amici fra loro. Quando il Giorno del Giudizio si avvicina e l'Anticristo viene a nascere, decidono di interferire col Grande Piano Divino per modificare l'esito della Battaglia ultima... se possibile, impedendola.

Come ci si puo' aspettare visti gli sceneggiatori, la serie è un coacervo di temi che spaziano dal senso della Provvidenza all'esistenza dello spirito, dal patto atavico tra Dio e l'Uomo alla parodia delle varie sette sataniche e angeliche di ogni tipo, dalle profezie dei veggenti fino alla stregoneria e all'ecologia. 

I due protagonisti fanno emergere molti dubbi sulle posizioni (pseudo?)manichee dei loro superiori: spesso ci dipingono da un lato demoni stolti che hanno scelto loro malgrado il campo dei perdenti, e per questo si trascinano a forza di amertume, e dall'altro angeli fintamente benevoli, in realtà arroganti assetati di potere che davanti alla possibilità di evitare un conflitto ripetono in coro "il punto della guerra non è "evitarla" ma "vincerla". Profondamente pro-umanità, e in certo senso pro-materia, Crowley e Aziraphale tradiscono le loro origini per trovare conforto nella Terra, scoprendo che anche l'Anticristo, alla fine dei conti, la pensa come loro.



Benché un po' lenta nella partenza, e decisamente surreale, la serie è gradevole, piena di umorismo gentile, molto ben recitata e discretamente filmata. La visione profondamente umanista degli autori rispetto all'Essenza divina è trattata in modo assai leggero e fresco. Gli attori riescono a coinvolgere, soprattutto Tennant che rende il suo Crowley molto umano, troppo umano, decisamente sempre dalla nostra parte e a sorpresa profondamente buono verso il suo angelo custode. Bellissima colonna sonora a base di Queen, colori kitsch che oggi sono una rarità e in certo senso anche un sollievo dal grigiume imperante.

Commenti

  1. Vero non ha un ritmo perfetto e abusa dei Queen, però che spasso! La seconda metà della miniserie scivola via alla grande e la coppia di attori fa il resto, anche se David "più grande attore del mondo" Tennant spesso si mangia la scena ;-) Cheers

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    Risposte
    1. Io non conoscevo Tennant e mi è piaciuto più di tutti! Anche se le giacche di M. Sheen sono insuperabili. Sinceramente preferisco questa con un ritmo disuguale a tante serie che hanno 2 episodi iniziali molto "succosi" e poi si trascinano in una noia mortale di ripetizioni dopo (e li' cominciano a fioccare scene di violenza e/o sesso strampalate a fare da riempitivo afinalistico). a presto!!

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