Ceremonials

L'album è uscito a novembre 2011, ma io ho aspettato un po' a sentirlo e ancora di più a recensirlo, perché ho amato Lungs alla follia e avevo un po' paura di essere delusa.
Ceremonials è fondamentalmente un album di conferma, senza grosse novità; nelle intenzioni vorrebbe essere la riedizione infiocchettata del primo exploit e in effetti riesce nell'intento di ricostruire un immaginario gotico e barocco ricchissimo. Il suo maggior limite sta proprio nella mancanza di sorprese e, per quanto mi riguarda, nel parziale abbandono di quello spirito indie pieno di umorismo che aveva permesso alla nostra Flo di scrivere dei pezzi geniali come Girl with one eye, Kiss with a fist e My boy builds coffins.
Back to baroque, then, con cori, campanelli, percussioni e ancora cori.
Only if for a night è bellissima e surreale, racconta di una particolare elaborazione del lutto; è la canzone che in assoluto mi piace di più di questo cd. Come Breaking Down e Shake it out, racconta con allegria un fatto molto triste, senza mai lasciare che la disperazione non sia equilibrata da altrettante curiosità e voglia di vivere, con un accento molto Kate Bush-like.
What the water gave me con un taglio molto letterario dipinge un quadretto poco confortante, completato da Never let me go, di una donna che decide di annegare: sembra di vedere la Virginia Woolf di Cunningham che, passo dopo passo, pietra dopo pietra, sfugge all'amore del marito per abbandonarsi all'acqua.
All this and heaven too è una ballata briosa sull'inconoscibilità del cuore, mentre Heartlines e Seven Devils sono graziose senza essere fenomenali. La più grossa delusione è stato il blocco Lover to lover (ironia, dove sei?) - No light, no light, che secondo quanto avevo letto in giro doveva essere il degno successore di Cosmic Love, pezzo stupendo di (qui) insuperato lirismo.
Conclusione: Florence and the Machine rimane un gruppo estremamente valido e mi aspetto grandi cose da loro in futuro; Ceremonials è un album bello ma non favoloso e, salvo qualche pezzo, inferiore al precedente sebbene più omogeneo e coeso.


Commenti

  1. per me un disco enorme. un'opera totale con un suo senso dall'inizio alla fine, persino superiore al pur valido esordio..

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